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Liquore 
Rosolio di Torino

Il nome Rosolio deriva dal latino “Ros Soli”, “Rugiada del sole”. Veniva infatti prodotto per macerazione di piante e di spezie in luogo riscaldato dai raggi del sole per favorire l’estrazione dei principi aromatici. 

Annoverato già nel 1712 fra le specialità liquoristiche di Torino, il Rosolio si è arricchito, con il tempo, di diversi aromi, sino a raggiungere una complessità tale da divenire il vanto personale di ogni distillatore della città.

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La sua fama a livello europeo sancì la nascita della denominazione d’origine e diede vita a molte formulazioni, riportate sui libri di ricette italiani e francesi come “Rosolio di Torino”, a partire dai primi decenni del XIX secolo.

Nel Rosolio ricetta Doragrossa le note esotiche di cannella e chiodi di garofano incontrano la freschezza di anice e scorza di limone. Un adeguato sottofondo zuccherino chiude il cerchio per un’ esperienza gustativa unica e sofisticata.

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Liquore pregiato ed esclusivo, si affermò come classico brindisi di benvenuto e bevanda preferita per le occasioni mondane e di svago della borghesia e della nobiltà torinese.

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Rosolio di Torino

Principali botaniche:

700 ml / 30% Vol.

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Cannella
Chiodi di garofano
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Anice
Limone
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Da servire in purezza, fresco, quale bevanda di fine pasto.
Perfetto anche come ingrediente in miscelazione.

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Ideato ed interpretato da:

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Inizialmente le ricette di Rosolio erano ottenute con singole spezie: il “Capolavoro”, la prova finale per ottenere il titolo di Maestro d’alambicchi nella prestigiosa Università degli Acquavitai e Confetturieri, molto spesso si basava su un distillato di cannella o chiodi garofano, successivamente zuccherato.

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